Come nasce e quali canali utilizza il linguaggio dell’odio per diffondersi in rete oggi? Chi si nasconde dietro al profilo troll o al cyberbullo? Com’è mutato il paradigma della violenza nell’era digitale?
Analizzando i nuovi fenomeni che vanno affermandosi nella nostra contemporaneità – dal Revenge Porn al Cyberstalking, dalle Fake news ai falsi account – il Manuale indaga e chiarisce, con un approccio formale e trasversale, i modi in cui l’Hate Speech è divenuto, in breve tempo, la forma più ricorrente di attacco per esprimere un dissenso.
La risposta che il libro propone a questi allarmanti fenomeni è quella dell’Hate Management, la “gestione dell’odio e delle relazioni sociali online”, metodo educativo in grado di far luce su ogni zona d’ombra dello spettro del digitale. È, al contempo, come ogni analisi che tenga conto della complessità di questo “mondo nuovo”, una ricognizione attenta e puntuale sui rapporti di potere che stanno alla base di una vasta gamma di problemi legati alla digitalizzazione delle nostre vite, problemi interconnessi che diventano questioni:
quella dell’identità, del genere, della discriminazione nelle sue multiformi manifestazioni (Body Shaming, Cyberbullismo, Hate Group…) e della post-verità, sistema di pensiero in cui la verità dei fatti perde d’importanza e credibilità a favore di una realtà narrata, in grado di far leva sull’emotività e sulle convinzioni personali.
Il mondo nuovo è un libro unico nel suo genere, prima ricognizione su quell’umanità digitale che fino a pochi anni fa apparteneva all’immaginario visionario del cinema e della letteratura distopica e che adesso è l’ambiente naturale nel quale siamo immersi, paesaggio da comprendere e salvaguardare perché il presente sia una terra abitabile e il futuro una scommessa ancora possibile, un dialogo gentile del domani.
Andrea Bellandi Saladini (Milano, 1993) è il direttore e fondatore di Accademia Civica Digitale, ente virtuoso che si occupa delle tematiche afferenti all’Educazione Civica Digitale. Ha fondato e dirige i giornali culturali «Lo Sbuffo» e «Elzevirus». Per la Casa dei Diritti del Comune di Milano, gestisce lo sportello antidiscriminazione legato al Progetto Trevor: lo scopo è quello di offrire aiuto e sostegno legale e psicologico alle vittime di discriminazione e violenza, in special modo legate alle differenze di genere. Ha tenuto diverse lezioni sull’Educazione Civica Digitale all’Università Cattolica del Sacro Cuore nel corso di Teoria e Tecniche della comunicazione mediale del Professor Marco Lombardi. Di prossima pubblicazione The Millennial’s War, un’analisi sulla “generazione Y” e il suo complesso contesto di crescita e affermazione.
Adescamento online o grooming – Cosa è e come comportarsi, Roccobalzamà.com, 13 novembre 2018.
Amanda D. Lotz, Post Network, La rivoluzione della tv, Roma, Minimum Fax, 2017.
Cathy La Torre, Prefazione, in Dario Accolla, “Non passa lo straniero”, Villaggio Maori Edizioni 2019.
Federico Longo, Brand Reputation: la gestione della marca online, Università Ca’ Foscari di Venezia, 2013.
Justin Lehmiller, The Psychology of Human Sexuality, Blackwell Pub, 2017.
Luis Quiles, Revolutionary Road, T-Raptor, 2015.
Ripamonti Donata Antonella, Bambini e Tecnologie Digitali: Opportunita, Rischi e Prospettive di Ricerca, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Milano Bicocca, a.a. 2017/2018.
Vittorio Lingiardi, Io, tu, noi: Vivere con se stessi, l’altro, gli altri, UTET, Torino, 2019.
Accademia civica digitale, consultato in
https://www.accademiacivicadigitale.org/
Televisione, social media e ipersessualizzazione delle ragazze adolescenti, Margherita.net, consultato in
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Tipologie, in Cyberbullismo.com, consultato in
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Treccani, Odio in rete, visitabile su
http://www.treccani.it/vocabolario/odio-in-rete_%28Neologismi%29/
Tom Livingston, School kids putting themselves at risk ‘pranking’ strangers with AirDrop porn, consultato in https://www.news.com.au/technology/school-kids-putting-themselves-at-risk-pranking-strangers-with-airdrop-porn/news-story/8f65a97dbb9bc70709a18a6b64ee5320
Valentina Spotti, «Boicotta Barilla» Giornalettismo, consultato in
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What is the No Hate Speech Movement? In Coe.it, cosultato in
https://www.coe.int/en/web/no-hate-campaign
Che cos’è l’Educazione Civica Digitale?
Una definizione esaustiva e sintetica di Educazione Civica Digitale è quella del portale Accademia Civica Digitale, che la descrive come “l’insieme delle azioni atte a sviluppare le competenze di utilizzo della tecnologia messe a disposizione dalla Digital Transformation e la gestione dei comportamenti sociali che essa permette”. Perché ciò sia possibile è innanzitutto necessario che si sviluppino e si adattino al digitale quelle che nello stesso contesto vengono definite le competenze di comprensione del testo e delle informazioni cui si viene a contatto online. La capacità, cioè, di decodificare, comprendere correttamente e in seguito fruire dei contenuti sul web. Acquisite le abilità per comprendere i contenuti e gli strumenti digitali, ci sarà bisogno che esse siano utilizzate in modo etico e costruttivo. Parte dell’Educazione Civica Digitale consiste nella promozione e il miglioramento del benessere sociale e collettivo, attraverso la diffusione di un comportamento sostenibile e civile all’interno della società che agisce nel mondo della rete e, di conseguenza, delle interazioni quotidiane al di fuori. Quello che avviene online quasi sempre si riflette sul mondo analogico e viceversa
Cos’è l’Hate Management?
espressione che in italiano potrebbe essere tradotta come “gestione dell’odio e delle relazioni sociali online”, si tratta di un approccio che vuole essere formale e trasversale, in modo da includere tutte le problematiche dello spettro del digitale, senza però ridursi a una mera analisi delle sue caratteristiche. Questi fenomeni infatti ((cyberbullismo, cybersicurezza, fake news, revenge porn), per quanto abbiano le proprie unicità, possono essere tutte controllate tramite una gestione strutturata dell’odio online ad ampio spettro. L’assunto base dell’Hate Management è che le problematiche della trasformazione digitale vadano studiate e gestite in maniera integrata. Si tratta di problemi interconnessi e i meccanismi di contrasto di un fenomeno devono essere considerati come una possibilità anche nel contrasto di altri.
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